COMMITTENTE: COPPIA CON 2 FIGLI (6 e 13 anni)
RICHIESTE: unire i due bilocali  in un unico appartamento; 2 camere da letto; 2 bagni; creare una zona studio per lavorare da casa.

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Nelle due proposte progettuali (SOLUZIONE “A” e SOLUZIONE “B”) si è voluta privilegiare la zona giorno che avrà un’ampia superficie, un’illuminazione ottimale e una zona dedicata alla cucina (SOLUZIONE “A”), o  un locale cucina  vero e proprio (SOLUZIONE “B”).
Le camere sono state collocate verso il cortile, più silenzioso rispetto alla via. Si sono eliminati tutti i corridoi e disimpegni per sfruttare al massimo la superficie disponibile; si è mantenuto solo l’ingresso esistente per schermare la cucina.

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SOLUZIONE “A”: La prima porzione della camera matrimoniale, ricavata nel vecchio soggiorno-cucina, è stata riservata alla zona studio ottenendo così un triplice vantaggio: zona filtro tra la camera e il soggiorno, privacy necessaria al lavoro e uno spazio “occultabile” in caso di disordine.
Nella camera dei figli è stato dato molto spazio alla scrivania, prevista a destra della  portafinestra, per fare in modo che entrambi i ragazzi – di età scolare differente – possano studiare avendo un proprio spazio ben illuminato.
I vani porta di accesso alle camere sono state realizzati sfruttando le nicchie esistenti nella muratura di spina fra i due bilocali, evitando di aprire nuovi varchi nel muro portante dell’edificio, che necessiterebbero di interventi strutturali costosi. Per i nuovi accessi delle camere da letto si propone di recuperare o far realizzare dal falegname delle porte a doppio battente tipiche dell’epoca.
I due nuovi bagni della casa sono stati affiancati, per facilitare i collegamenti idraulici e per  far sì che entrambi siano a servizio diretto delle camere. Le docce sono state ricavate in nicchia con soffione incassato nel  soffitto ribassato portante;  nella parte soprastante sono stati ricavati  degli utili ripostigli in quota con sportelli di accesso dalle camere o se si preferisce dai bagni stessi.

Nella SOLUZIONE “B” si è preferito riservare il bagno che gode di illuminazione naturale alla camera padronale, mentre il bagno cieco è stato destinato ai ragazzi. Con ogni probabilità il pavimento del bagno padronale, per collegare le tubazioni idrauliche del II bagno allo scarico esistente, sarà rialzato di circa 15 cm. rispetto alla quota attuale di pavimento. Con la  porta chiusa del bagno tale dislivello non sarà visibile dalla camera  poiché il gradino verrà realizzato dietro  (dopo) la porta del bagno. Il dislivello  potrebbe essere ulteriormente sfruttato per realizzare, con un’unica pavimentazione omogenea,  la doccia  a filo pavimento, con soffione di tipo ad incasso con cromoterapia. Il box doccia potrà essere realizzato con l’innovativa  anta  di tipo scorrevole interno muro (ditta Scrigno mod. Essential).

SCELTE CARATTERIZZANTI:
Si propone di ripulire e riutilizzare le vecchie cementine (piastrelle in graniglia di cemento tipiche dell’epoca) per realizzare un “tappeto” in cucina, oppure  nei bagni o nell’ingresso. Con poca spesa si otterrà un risultato davvero unico (potrà  essere realizzata una composizione molto personale mischiando le varie texture e i vari colori).
La pavimentazione di tutta la casa sarà omogenea in parquet colore chiaro (rovere spazzolato) ad eccezione eventualmente dei bagni o delle zone trattate con le vecchie cementine di recupero.
Nei nuovi locali (soggiorno e camere), per recuperare il “sapore” tipico delle case d’epoca,  si propone di integrare le sguscie esistenti (angolo arrotondato tra soffitto e parete) e completare le decorazioni a soffitto e le cornici in gesso a parete.

Unire due bilocali di una casa anni ’20
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